DA ARCHITETTO A SCENEGGIATORE DELLO SPAZIO

Advenit.IT
7 min readMar 16, 2022

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JOSEPH DI PASQUALE
Founder Joseph Di Pasquale Architects

Lo studio milanese JDP Architects a Città Studi è un luogo dove negli anni sono stati ideati e hanno preso forma progetti di architettura e urbanistica di assoluto rilievo, come lo stabilimento Polini ad Alzano Lombardo, il Palamonti a Bergamo, il progetto del nuovo parco Minitalia Leolandia, l’Aerea Headquarters a Turate, l’Adda Colors Housing a Trezzo sull’Adda, Exogram House n 1 — n 2, il progetto Chorus Life a Bergamo, l’Eco Town di Tianjin e l’iconico Guangzhou Circle, inaugurato nel 2013, che la CNN ha annoverato tra i dieci più interessanti edifici a livello mondiale nel 2014.
Lo studio è in grado di coprire integralmente tutte le fasi del progetto, dalla concezione, alla direzione lavori e direzione artistica, coordina, interagisce e opera in rete attivando con tutte le professionalità specialistiche necessarie per lo sviluppo del progetto.

Attraverso i suoi lavori, l’architetto Joseph Di Pasquale — che ha fondato lo studio nel 2008 — propone una riflessione acuta e articolata sui temi dell’architettura contemporanea e sull’approccio al progetto per le aree urbane, in una visione che esprime il confronto fra modelli culturali diversi e offre una nuova lettura del rapporto fra ‘il dentro e ‘il fuori’ nell’immagine di una città non più policentrica ma reticolare, interpretando il tema della sostenibilità come consuetudine e dovere etico, in buona sostanza, una ‘buona abitudine’ per tutti i progettisti.

Co Inventing Doria — Interno

LE QUATTRO STAGIONI DEL PERCORSO PROFESSIONALE

Il presente dell’Architetto è il risultato di un percorso attento e meditato attraverso quattro stagioni di studio, formazione e mestiere, che hanno inizio con la fase dell’Università, l’incontro con la dimensione ideale della professione e l’acquisizione di una prospettiva di impegno culturale, passando alla stagione del Cantiere che rappresenta l’impatto con la materia e la manualità, cui fa seguito la fase del Cinema, l’arte dello ’storytelling’ e del divenire della realtà nel tempo, fino ad approdare alla fase dell’Architettura, dove ha inizio la stagione dell’Espressione dopo le fasi dell’Apprendimento. Questo è il momento che segna per Joseph di Pasquale il passaggio dalla ‘sceneggiatura dei cortometraggi’ alla ‘sceneggiatura dello spazio’.

Proxima Crescenzago — Interno

LO STORYTELLING DEI LUOGHI

“Le radici per me sono essenziali” dice l’Architetto, e non bisogna standardizzare e stereotipare i comportamenti, sono altri i valori in cui credere, in primis l’attenta conservazione di ciò che è essenziale all’identità di una comunità in relazione ai territori, alla loro cultura e alla storia della loro cultura, che per l’Architetto è e resta la principale fonte di ispirazione. Il legame con la tradizione diventa espressione di un ‘progresso’ che fa riferimento a una identità forte, fatta di radici e di valori, un nucleo che va conservato e protetto, condizione necessaria per il cambiamento inteso come ‘evoluzione’ costruttiva e non distruttiva rispetto alla propria identità, sia come individui che come collettività. Rispetto al dualismo tra cultura Occidentale e cultura Orientale che attraversa tutta la nostra storia, Joseph Di Pasquale invita a non assumere un atteggiamento di ‘scelta’ della cultura prevalente, dal momento che la presenza di un ‘altro da sè culturale’ diventa condizione essenziale per la comprensione della propria stessa identità.

URBANISTICA E GEOMETRIA DELLE RELAZIONI

Partendo dall’analisi delle dinamiche socioculturali e della nuova geometria delle relazioni, l’Architetto ha avviato da tempo un percorso di ricerca sulle tracce dei comportamenti emergenti in ambito abitativo e sui processi di trasformazione urbana e nel 2021 lo Studio JDP Architects sarà impegnato nella realizzazione a Bergamo nell’area ex-Ote (Officine trasformatori elettrici) dell’innovativo progetto edilizio ‘Chorus Life’, una prima importante ricaduta applicativa delle ricerche sulla ‘densità relazionale’ e sul ‘campus abitativo di prossimità’. Un altro importante lavoro in cui sarà coinvolto lo Studio è la progettazione del piano di sviluppo di un distretto industriale di 50 ettari nel cuore della pianura Padana, che si configura come la rigenerazione di un comparto produttivo esausto legato all’industria bellica. Il progetto di questo Campus industriale e quello di Chorus Life hanno in comune un aspetto: entrambi parlano di ritrovata ‘prossimità’, il primo dal punto di vista relazionale come elemento di ricchezza sociale, il secondo dal punto di produttivo, come elemento di creazione di ricchezza del territorio.

Proxima Via Serio (Est)

PROXIMA CITY L’UTOPIA SI FA CONDIVISIONE

Continua la riflessione dell’architetto e urbanista Joseph Di Pasquale sui grandi temi dell’architettura contemporanea e in particolare sull’approccio al progetto per le aree urbane e l’esperienza abitativa dell’individuo nei contesti di città. L’ultimo risultato del suo attento e meditato percorso di ricerca è Proxima City.
Proxima City è una piattaforma concettuale aperta che si pone l’obiettivo di far evolvere in modo sostanziale l’esperienza abitativa delle persone nei contesti urbani. La prossimità e la densità relazionale sono i parametri urbanistici qualitativi fondamentali su cui il concetto di Proxima City si propone di definire una nuova idea di città e rappresenta la capacità dell’architettura urbana di generare relazioni, di aumentare il numero e la qualità delle interazioni tra le persone e di favorire nuovi comportamenti individuali e collaborativi, attraverso il disegno di contesti di prossimità urbana.

La riflessione parte da un paradosso solo apparente: il vuoto è più importante del pieno. Lo spazio tra le cose è più importante delle cose stesse, perché è attraverso lo spazio che le cose entrano in relazione grazie alle caratteristiche fisiche della loro prossimità. Lo spazio intimo e lo spazio collaborativo sono i due termini che nella piattaforma Proxima City interagiscono a tutte le scale del disegno urbano, dal campus abitativo al pod abitativo, attraverso una gradualità di prossimità relazionale che modula i rapporti tra l’individuo e lo spazio pubblico.
Lo spazio pubblico è quella zona in cui le azioni individuali e i comportamenti diventano significativi poiché entrano in relazione fra loro. Partendo da questo presupposto, Proxima City si pone l’obiettivo di ridefinire a livello teorico e sperimentale una differente configurazione spaziale, tipologica e gestionale del mondo fisico della città per renderla coerente con gli attuali comportamenti abitativi urbani.

Il sistema di Proxima City
Esploso del complesso
di Proxima City

LA FORZA DELLA CONDIVISIONE

In quest’ottica, progettisti, sociologi, web designer, gestori e sviluppatori sono invitati a condividere le loro idee e a contribuire con esse alla crescita e alla diffusione di questa piattaforma che è totalmente e strutturalmente aperta, dal momento che le idee sono per loro natura contagiose, mentre le singole applicazioni della piattaforma concettuale elaborate da ciascun progettista sono e restano di sua proprietà.
Chiunque può aderire alla comunità collaborativa di Proxima City e ispirarsi ai contenuti della sua piattaforma concettuale, condividendone i principi e le finalità e contribuendo a farla crescere ed evolvere ulteriormente.
“Non è impossibile pensare — commenta Joseph Di Pasquale — e anzi è fortemente auspicabile, che altri urbanisti in futuro condividano e sviluppino ulteriormente questi presupposti per elaborare nuovi progetti che si muovano nella stessa direzione”.
L’obiettivo è di andare oltre al concetto di condominio e di superare l’immaginario collettivo e i comportamenti ormai irrimediabilmente deteriorati che ne derivano, per arrivare a riconfigurare completamente il DNA del tessuto abitativo della città, attraverso l’innesco di un processo contagioso di micro rigenerazioni urbane, che renda possibile una transizione comportamentale capace di generare un nuovo immaginario positivo dell’abitare insieme.
La piattaforma PROXIMA CITY fino ad oggi ha supportato i contenuti di sperimentazione di cinque progetti abitativi che costituiscono altrettanti contributi di Joseph Di Pasquale alla crescita dell’interesse e del consenso intorno ai nuovi parametri urbanistici ispirati ai concetti di prossimità e densità relazionale.
Si tratta dei tre progetti di concorso nell’ambito dell’iniziativa Reinventing Cities nella città di Milano (Proxima via Serio, Proxima City Crescenzago, Hostel via Doria) e di Chorus Life, il digital district attualmente in costruzione a Bergamo.

Piano terra- Via Serio

LEGGERE IL CAMBIAMENTO IN TEMPO REALE

L’unicità del momento che stiamo vivendo consente per la prima volta di ‘leggere’ come cambiano i modelli abitativi e le geometrie relazionali proprio mentre il cambiamento è in atto e di monitorare in tempo reale l’orientamento dei desideri, delle esigenze e delle aspettative dei singoli individui in relazione allo spazio abitativo, alle nuove modalità di lavoro e, conseguentemente, alla mobilità e ai sistemi di trasporto.
“È proprio nella maggior capacità che abbiamo di comprendere la dinamica di questi cambiamenti — sottolinea l’architetto — e di elaborare su di essi strategie culturalmente fondate, che possiamo — come progettisti e architetti — dare il nostro contributo alla costruzione di una città più bella e più prospera e, soprattutto, dove si viva meglio e più a lungo”.

Joseph di Pasquale
(scopri di più su www.proximacity.com)

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